Il fantasma della verità

Questa settimana approda in libreria, per i tipi di AgenziaX, una collettanea dal titolo Il fantasma della verità. Il libro affronta Philip K Dick a quarant’anni dalla fine della sua esperienza terrena, ed evolve da un ciclo di incontri ospitati lo scorso anno dalla Libreria Anarres, di Milano.

Dopo l’anteprima proposta da Marco Philopat lo scorso sabato, in occasione di Occupare l’immaginario, la primissima presentazione si terrà lunedì 6 novembre (subito dopo cena!) in Cascina Torchiera Senz’Acqua.

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Una giornata con Antonio Caronia

Lo scorso settembre, ospite di Mismash Festival a Cordenons insieme a Fabio Malagnini, ho avuto l’occasione di ricordare alcune delle marachelle fatte con Antonio, ma non solo con Antonio, ai tempi dell’università. Parlo di occasione perché i misteri della memoria non concedono di dare il giusto risalto a momenti di cui solo nel tempo, e grazie a supporti video e ai testi che disseminiamo per la rete, sei in grado di apprezzare la forza dirompente.

Il prossimo 28 ottobre trasformeremo quell’esercizio in uno sforzo collettivo: ricordare un amico, un maestro, un compagno, senza agiografia ma “usando” il ricordo al servizio del presente. Occupare l’immaginario è anzitutto una giornata “con” Antonio Caronia, un’occasione per mettere in cerchio le voci di quanti lo hanno conosciuto in uno dei suoi innumerevoli camaleontici periodi.

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RIPIB Deposito Boifava

+ + AGGIORNAMENTO: DA LUN. 22 GENNAIO 2024 LA COLLEZIONE DEL DEPOSITO BOIFAVA TORNA DISPONIBILE AL PRESTITO + +

Associazioni, scuole e licei, biblioteche di condominio, ospedali, istituti penitenziari e, non ultimo, scrigno del prestito interbibliotecario. Quella della riserva centrale, o meglio del Deposito Boifava, è la storia di un progetto che si pone due volte le domande giuste prima di procedere allo scarto, al macero, alla semplice scomposizione del patrimonio non più adatto alle esigenze (e alla disponibilità di spazio) del sistema bibliotecario della città. Un progetto che per dieci anni ha assorbito e valutato centinaia di migliaia di donazioni private per selezionare e smistare nel pubblico e nel privato ogni possibile risorsa: certamente libri ma anche dvd, riviste, cd…

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Ci vorrebbe un bel Piano di sviluppo

Il Piano di Sviluppo del Sistema Bibliotecario di Milano (SBM), frutto di due anni e mezzo di lavoro, è disponibile da qualche giorno online in formato .pdf ed è stato presentato la mattina dell’8 maggio 2023 ai bibliotecari. Approvato in giunta qualche mese fa, rappresenta il punto d’arrivo del percorso promosso da un gruppo di lavoro a colpi di questionari, focus group, incontro con le famigerate speaking person.

Il Piano raccoglie e organizza le sfide promosse dalle Linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti di mandato del Comune di Milano, che potete ritrovare a questo indirizzo, secondo quattro direttrici tematiche: transizione ambientale, transizione digitale, città a 15 minuti, promozione della lettura.

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L’estate…con un libro in mano

Domenica 11 giugno 2023 a partire dalle ore 10 avrà luogo la terza edizione di con un Libro In Mano, la festa delle Librerie Indipendenti di Milano.

Dove? Presso il portico della Biblioteca Chiesa Rossa in Via San Domenico Savio 3. L’evento si svolgerà in occasione del decimo anniversario dell’Associazione delle Librerie Indipendenti di Milano, di cui oggi fanno parte quasi quaranta librerie della città e dei suoi dintorni.

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Ticket non datur

Non c’è indennità di mansione, rinnovo contrattuale o altra battaglia sindacale, capace di scaldare il cuore del lavoratore dipendente in misura paragonabile al buono pasto.

Nel Comune di Milano da lungo tempo si discute di un adeguamento dell’attuale sistema (badge 5+2 euro ca.) con il passaggio, agognato, al ticket elettronico. Per la precisione agognato è il ticket, purtroppo elettronica la sua versione. Ci arriveremo.

Il modello attuale prevede l’erogazione da parte del Comune di un contributo di 5 euro, congiuntamente al prelievo in busta paga di 2 euro e poco più da parte del lavoratore. La convenzione sottostante questo pur risicato “buono” (oggi, pare, utilizzata dal 25/30% degli aventi diritto, già ma con quale frequenza?) dovrebbe consentire l’accesso ad un pasto completo comprendente primo, secondo, contorno ecc. Con quali limiti?

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MLOL: che cos’è, come funziona e non funziona

Disclaimer: questa NON è una recensione, piuttosto il punto di vista di un utente del servizio pubblico che si confronta con opportunità e limiti del servizio.

Che cos’è

MLOL, per esteso Media Library On Line, è un servizio di prestito digitale ideato nel 2005 dalla Horizons Unlimited, società fondata a Bologna una dozzina d’anni prima da “un gruppo di allievi di Umberto Eco”. Dopo qualche anno di start-up, MLOL debutta come aggregatore di risorse digitali (protette da diritto d’autore ma soprattutto libere da vincoli!) cui gli editori, le lettrici e i lettori accedono gratuitamente una volta che gli enti aderenti (sistemi bibliotecari ma anche amministrazioni locali, atenei, fondazioni..) abbiano sottoscritto un abbonamento utile a mettere a disposizione dei loro utenti i contenuti presenti in piattaforma. A titolo d’esempio, nella sola Provincia di Milano, vi aderiscono SBM, CSBNO, Biblio Milano Est, Fondazione per Leggere, SBNordEst, Università degli studi di Milano, Bicocca, Cattolica, Brera, IED e altri.

La piattaforma di digital lending si propone oggi sul mercato anche con formule dedicate alle scuole e, con l’abusata formula plus+ al privato, emulando in chiave multimediale il successo delle grandi piattaforme di streaming e affitto cumulativo online.

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Scamamù!

Il prossimo 18 e 19 marzo inaugurerà la nuova libreria indipendente di Elena, e Margherita, e Francesca!

Scamamù è la scrittura a sillabe inverse di Mamusca ed è un nome incomprensibile, dalla pronuncia difficile e pressoché impossibile da ricordare.
Ecco perchè ci convince: simile a uno scioglilingua privo di senso, possiede tuttavia un forte potere evocativo. Mentre il nostro cervello, per supplire all’assenza di significato, ricorre faticosamente all’immaginazione, un cervello bambino non si pone problemi e associa con facilità i suoni a personaggi, versi o parole note.
Ecco quindi che Scamamù diventa una sciamana intenta a recitare formule magiche, il canto intorno al fuoco di una tribù guerriera, il nome di una mucca gigante, un mostro multiforme e peloso, un serpentello birichino, il fratello del tremendo Barbablù…
A braccetto col verlan francese, con nostalgia adolescenziale, adottiamo senza tema la pratica slang del rio-contra e, per non scordare il luogo in cui è nata questa avventura, facciamo eco ad un ritornello infinito MamuscamaMuscaMamuScamamù!

Le tre libraie di via Davanzati 28 a Milano
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Biblioteche popolari a Milano

Su Antonio Bruni e la prima biblioteca circolante (1861) abbiamo speso due parole qualche mese fa. Il nostro viaggio nel tempo fa oggi tappa nel triangolo industriale, e per la precisione a Milano, perché qui meglio che altrove è possibile cogliere l’evoluzione di un fenomeno che di lì a pochi anni, pur mantenendo un certo protagonismo al centro-nord e in particolare in Lombardia, troverà ampia diffusione dapprima a Torino e Genova, quindi a Roma e provincia, a seguire in tutto lo stivale.
Nel 1867, sull’esempio della francese Società degli amici dell’istruzione e di analoghe iniziative in nord America e nei nascenti stati nazione di tutta l’Europa continentale, sorge a Milano la Società promotrice delle biblioteche popolari, che ben presto raccoglie i primi cinquanta soci con un abbonamento mensile al costo di 30 centesimi. Luigi Luzzatti, Emilio Treves e Giuseppe Sacchi ne sono tra i primi promotori.

A che servirà il saper leggere al popolo, se non avrà nulla da leggere? Il complemento della scuola primaria è dunque la biblioteca popolare.

Jean Macè

In questa primissima fase le biblioteche circolanti sorgono spontaneamente in assenza di regia pubblica, supporto economico e precise norme di conduzione. La Società ne supporta la nascita e la messa in rete, in anni segnati da tassi di scolarizzazione deprimentemente bassi. Nelle intenzioni dei proponenti l’acculturazione in età adulta non poteva che passare dalla lettura, dalle università popolari, e dalle altre iniziative sorgenti nell’alveo del mutuo soccorso e vocate ad affrancare dalla paralisi dell’ignoranza le fasce più marginalizzate.

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