Un leone in biblioteca

Un bel giorno, un leone entrò in biblioteca.
Passò davanti al bancone nell’ingresso e salì
dritto verso le sale di lettura.

Comincia così l’albo di Michelle Knudsen (autrice classe 1974 piuttosto prolifica, con oltre 50 testi pubblicati), illustrato da Kevin Hawkes e da non confondere col quasi omonimo C’è un leone in biblioteca! (Dave Skinner con Arélie Guillerey, Gallucci).
Un leone in biblioteca, originariamente edito da Nord-Süd Verlag e in Italia nel 2007 dalla sua succursale Nord-Sud editore, è tornato dopo una decade di assenza sempre per il marchio di casa Salani, con la traduzione di Luigina Battistutta.

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I social dei libri

Nel 2006 nascono in Italia Wuz e Anobii. Il primo, in principio sorto come rivista digitale e poi passato al gruppo Feltrinelli, ha chiuso da diverso tempo. Il secondo ha sviluppato ben presto una discreta comunità di utenti in lingua italiana, pubblicato almeno un libro di recensioni dei suoi utenti, quindi sperato in un rilancio dopo la parentesi societaria in pancia a Mondadori, e ancora ha atteso e trovato un restyling grafico (che però gli ha fatto smarrire la caratteristica visualizzazione a libreria) poi più nulla.
Un anno più tardi da quel lontano 2006, non dall’ultimo maquillage web del social che porta il nome del tarlo della carta, nasce Goodreads. In oltre quindici anni di letture Goodreads ha costituito la più grande comunità digitale di lettori, autrici, recensori, e forse anche per questo si affaccia periodicamente alle cronace di settore per via delle medesime tare che affliggono gli altri social media commerciali: atteggiamenti persecutori, utilizzo fraudolento, derive commerciali di diverso tipo. Eppure, con più aggiornamenti di policy che di interfaccia, e nonostante la persistenza della sola lingua inglese, Goodreads si è ritagliata un suo protagonismo, seppure di nicchia, tra gli amanti del social reading.

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Rapimento in biblioteca

The librarian and the robbers è un titolo dell’autrice neozelandese Margaret Mahy, apparso originariamet in UK nel 1978 con le illustrazioni di Quentin Blake. Tradotto da Marina Vaggi col titolo Rapimento in biblioteca, è stato pubblicato nella collana le rane (la stessa di Chi ha incendiato la biblioteca!) in carta d’alga da Interlinea editore.

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La biblioteca: una storia mondiale

Questo è un libro bellissimo e pesante. Un libro bellissimo e pesante in senso proprio: bello da sfogliare per le sue fotografie pazzesche che offrono molto più di un commento al testo, pesante almeno mezzo kg per la grammatura della carta, adeguata alla sapiente miscela di testo e immagini. Non siamo di fronte ad un testo di biblioteconomia né di bibliologia, piuttosto di una rassegna di architettura per edifici adibiti, nel tempo storico, a deposito di libri (non necessariamente simili al libro moderno di cellulosa) o spazio di consultazione, studio, cultura.

Copertina del volume
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