Consumi culturali a Milano: un commento

Lo scorso 6 novembre è stato presentato alla Biblioteca Trivulziana del Castello Sforzesco il report promosso da Osservatorio AIE in occasione di BookCity dal titolo I consumi culturali nella città di Milano. La rilevazione a campione nata nel 2021 su lettura e acquisti editoriali nella fase pandemica, nel corso delle successiva stagioni ha incorporato dapprima i consumi culturali nella città di Milano, nel 2023 ha implementato anche spesa e platea dei settori cultura e spettacolo monitorati da SIAE, quest’anno accresce (o muta?) con alcuni dati del comparto museale, oltre che con un affondo sulle biblioteche, che tratteremo in un prossimo contributo.

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Aperture serali: bello e giusto però..

Nelle biblioteche tornano le aperture fino alle 23. Con questo titolo, piuttosto stercofonico, lo scorso 19 febbraio la redazione milanese di Repubblica informava l’utenza (e i bibliotecari stessi!) dell’attesa estensione degli orari di apertura al pubblico. Due righe più in basso, con un carattere certamente più minuto, il sottotitolo precisa che l’estensione riguarda un terzo delle rionali della città.

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L’Università proletaria

L’Università proletaria nasce da una scissione in seno all’Università popolare, sorta a Milano agli albori del Novecento. Le frizioni avevano avuto inizio sin dal novembre 1914, quando nazionalisti interventisti e socialisti internazionalisti si confrontavano aspramente a colpi di conferenze e contestazioni reciproce, l’arringa tenuta di fronte al Teatro del popolo da Giacinto Menotti Serrati il 21 del mese, di fronte a una platea di 500 convenuti, non è che un episodio tra i più noti.

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Ciao ciao Fondo Franceschini

Il Fondo Franceschini (2020 – 2023) è mancato all’affetto delle librerie indipendenti, dell’editoria, e dell’utenza delle biblioteche pubbliche. Sì, perché qualunque ragionamento sull’eredità del Fondo cultura (e sulla mancata nascita del Fondo per il libro) non può prescindere dall’assunto che non si trattasse di un sostegno alla public library, quanto di una forma di economia circolare che, nel sostenere l’acquisto di testi presso librerie di prossimità, sosteneva pur con i suoi limiti l’intera filiera del libro, e di sponda le collezioni bibliotecarie.

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Fra i libri. Gennaio 1925

Se i tempi non fossero quelli che sono, noi diremmo ai lavoratori: pensate a farvi una piccola biblioteca. Dedicate un angolo della vostra casa a muti, fidati e confortevoli amici: ai libri.
Mi si dice che non v’è casa operaia, in Germania, che non abbia la sua piccola biblioteca. Certo, il tenore di vita delle classi lavoratrici tedesche, è superiore al nostro.
Non solo la biblioteca è in quelle case, ma il bagno è un “comfort”, cioè un senso di comodità che noi ignoriamo.
Ma verrà giorno in cui, anche il proletariato italiano, se vorrà, sarà ad un livello superiore di benessere materiale ed intellettuale.
Cerchiamo di affrettare quel giorno.
I consiglieri buoni, quelli che ci possono aiutare nelle lotte pel nostro miglioramento ed incoraggiarci, sono i libri. I libri, ricordatelo.
Non andiamo nel diffìcile.
Ecco qui un pacco, arrivato fresco fresco da quella Casa editrice miracolosa che è la Editrice Sociale di Viale Monza.

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Nuovo buono pasto per i dipendenti: luci, ma più che altro ombre

A decorrere dal 1 maggio 2024 il servizio di ristorazione dei dipendenti del Comune di Milano è cambiato: proverò a sintetizzare cosa prevede il nuovo capitolato d’appalto, cosa chiedono le parti sociali, quali sono le luci (poche) e le ombre (ancora troppe) del nuovo corso. Nel caso vi foste persi la puntata precedente, ne ho scritto un annetto fa qui.

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Piccolo salone del libro politico

La 36a edizione del Salone torinese si è chiusa con un padiglioncino in più, il consueto record dichiarato (oltre 220.000 presenze) e l’annuncio della date della successiva dal 15 al 19 maggio 2025. Personalmente ho bucato quasi tutti gli appuntamenti che mi ero ripromesso di seguire: troppo affollato per riuscire ad accedere quello sullo stato dell’editoria, erroneamente dichiarato per adulti quello su Alexander von Humboldt, ma bellissimo l’incontro con Paola Mazzarelli all’interno del palinsesto offerto dalla Sala della Montagna, in cui nonostante il fuorviante titolo Il paesaggio e la storia: quando il dato tecnico è (quasi) l’ultimo dei problemi si ragionava anzitutto di traduzioni della narrativa alpinistica attraverso i secoli, le culture, le discipline. Per addetti ai lavori (di traduzione) ma davvero denso e pregevole.

Archiviamo in tempo zero il passato (vicino) per gettare uno sguardo al futuro di prossimità. Sabato 8 e domenica 9 giugno andrà in scena al Centro sociale Conchetta di Milano la prima edizione del Piccolo salone del libro politico.

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Ferrer y guardia a Milano

Francisco Ferrer y Guardia (1859-1909), promotore dell’Escuela moderna di Barcellona (1901) è stato tra i padri della pedagogia libertaria e di un’educazione libera da interferenze religiose e dalle distorsioni ereditate da una società classista e maschilista. Arrestato una prima volta nel 1906, fu giustiziato il 13 ottobre del 1909.

A Milano un Comitato pro-Ferrer era attivo sin dal dicembre 1906 tanto nella solidarietà internazionale, quanto nella diffusione degli ideali di laicità e libertà alla base del progetto didattico della Scuola moderna. Il Comitato era animato dal Gruppo Libertario Milanese (il cui segretario aveva l’iconico nome di Comunardo Braccialarghe!) insieme ad elementi di matrice socialista. Nel gennaio del 1909 era poi sorta nel varesotto, nel paese di Clivio, una piccola Scuola moderna (dotata anche di un bollettino scolastico) tuttavia destinata a non sopravvivere all’impatto del primo conflitto mondiale.

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Di ritorno dalle Stelline

Biblioteche e nuove forme della lettura è il titolo della 29a edizione del Convegno delle Stelline, che si è tenuto lo scorso 21 e 21 marzo 2024 eccezionalmente presso Palazzo Lombardia, biblioteca Valvassori Peroni e auditorium del Municipio 3.

Gentile utente,

il Centro Congressi Fondazione Stelline a partire dal 9 Gennaio 2024 avvierà importanti lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria che consentiranno una profonda riqualificazione dello stabile. Non sarà quindi consentito l’ingresso nel Palazzo di persone o mezzi ad eccezione di quelli autorizzati per tutto il periodo dei lavori.
Ci scusiamo per il disagio certi che il nuovo Centro Congressi permetterà una migliore esperienza a tutti gli utenti.

Dal sito di Fondazione Stelline

Resta il nome e (forse non solo per quest’anno) si moltiplicano le sedi: l’accreditamento all’ingresso di Regione Lombardia è lento e tardivo, l’allestimento al cuore della piazza coperta decisamente più freddo, salva tutto l’auditorium che ha un suo effetto scenico. Dal ruolo strategico della literacy alle trasformazioni in atto nell’ecosistema digitale è il sottotitolo che accompagna un’illustrazione che pone l’accento su lettura ad alta voce, ascolto e nuove tecnologie, in un affresco della lettura come espressione cangiante, a misura di molte e molti.

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