Lo scorso settembre, ospite di Mismash Festival a Cordenons insieme a Fabio Malagnini, ho avuto l’occasione di ricordare alcune delle marachelle fatte con Antonio, ma non solo con Antonio, ai tempi dell’università. Parlo di occasione perché i misteri della memoria non concedono di dare il giusto risalto a momenti di cui solo nel tempo, e grazie a supporti video e ai testi che disseminiamo per la rete, sei in grado di apprezzare la forza dirompente.
Il prossimo 28 ottobre trasformeremo quell’esercizio in uno sforzo collettivo: ricordare un amico, un maestro, un compagno, senza agiografia ma “usando” il ricordo al servizio del presente. Occupare l’immaginario è anzitutto una giornata “con” Antonio Caronia, un’occasione per mettere in cerchio le voci di quanti lo hanno conosciuto in uno dei suoi innumerevoli camaleontici periodi.
Dalle ore 9 alle 18 si avvicenderanno diversi incontri con donne e uomini che hanno condiviso un pezzetto del suo percorso artistico, culturale, politico e specialmente umano. Nessuna agiografia, piuttosto una giornata conviviale in cui interrogarci su come condividere saperi rifuggendo la tentazione di fondare poteri.
Al termine della sua esperienza terrena Antonio ci ha donato una porzione del suo archivio materiale che, a partire dall’esperienza di Un’ambigua utopia, ha poi trovato casa in Cascina Torchiera, istoriato dalla crew Mutoid. Di lì, scampando un incendio e le cento peripezia proprie ad uno spazio sociale autogestito, sono germinati MoronieCaronia, La fine dell’uomo, UAU10 e oggi questa proposta.
Sul sito di Occupare l’immaginario trovate innumerevoli contributi scritti da, su, con Antonio, non è necessario aggiungere qui parole volanti. Dateci uno sguardo, passate a trovarci in giornata, condividete con noi il pranzo, siateci. Con l’occasione sarà disponibile in anteprima un libro collettivo sui 40 anni dalla scomparsa di Philip K Dick, in uscita per AgenziaX dal titolo Il fantasma della verità, che presenteremo il prossimo 6 novembre in Cascina Torchiera.