L’opuscolo sovversivo per eccellenza è il sillabario, sosteneva Luigi Fabbri agli albori del secolo. Epilogo, titola l’ultimo numero del bollettino della Scuola moderna di Clivio nell’autunno del 1922. La vicenda dell’asilo-scuola razionalista, e quindi necessariamente laica del paesino nei pressi di Viggiù, ci accompagna attraverso quindici anni di storia della prima esperienza di educazione laica e libertaria nel cuore delle prealpi lombarde.
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