Ticket non datur

Non c’è indennità di mansione, rinnovo contrattuale o altra battaglia sindacale, capace di scaldare il cuore del lavoratore dipendente in misura paragonabile al buono pasto.

Nel Comune di Milano da lungo tempo si discute di un adeguamento dell’attuale sistema (badge 5+2 euro ca.) con il passaggio, agognato, al ticket elettronico. Per la precisione agognato è il ticket, purtroppo elettronica la sua versione. Ci arriveremo.

Il modello attuale prevede l’erogazione da parte del Comune di un contributo di 5 euro, congiuntamente al prelievo in busta paga di 2 euro e poco più da parte del lavoratore. La convenzione sottostante questo pur risicato “buono” (oggi, pare, utilizzata dal 25/30% degli aventi diritto, già ma con quale frequenza?) dovrebbe consentire l’accesso ad un pasto completo comprendente primo, secondo, contorno ecc. Con quali limiti?

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