Rinnovo RSU al Comune di Milano: ci sono.

Il 14, 15 e 16 aprile si terranno le votazioni per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) del Comune di Milano. Non sono iscritto a nessun sindacato e, come chi segue questo blog avrà inteso, l’intera mia attività politica, sociale e culturale, muove da una postura libertaria, decisamente distaccata dagli ingranaggi della democrazia rappresentativa. Le RSU tuttavia sono un organismo corale di rappresentanza di tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’ente, costituito da donne e uomini che, in spirito di servizio, raccolgono le istanze dei dipendenti a garanzia dei loro diritti e per il miglioramento (più spesso contro l’arretramento…) delle condizioni di lavoro e di vita. Col contributo odierno voglio raccontarvi come e perché ho scelto di esserci. Considerato che questo contributo è un filo più lungo del consueto partiamo dall’indice dei contenuti:

Che cosa sono le RSU

Se già lo sai passa oltre, perché il succo viene dopo. Le RSU sono elette a suffragio universale dalle lavoratrici e dai lavoratori a tempo determinato e indeterminato del Comune di Milano. Il voto è segreto, il sistema elettorale è rigorosamente proporzionale, e la durata della carica è triennale. Il loro obiettivo è la tutela del lavoro, la verifica della corretta applicazione del contratto, l’informazione in bacheca e la convocazione di assemblee, la traduzione in vertenza dei problemi irrisolti e il pungolo all’ente oltreché alle Organizzazioni Sindacali (OS) firmatarie del CCNL, con cui esercitano forme di contrattazione.

Alle elezioni è possibile esprimere due preferenze tra i nomi dei candidati (ad es. Bettini e Di Monte!) proposti dalle liste. Le liste sono espresse dalle OS ma possono accogliere al loro interno candidat* indipendenti (è anche il mio caso) non iscritti ad alcuna sigla.

I riferimenti normativi sono un paio di articoli (42 e 43) del d.lgs 165 del 2001 e l’Accordo collettivo nazionale quadro del 12 aprile 2022 che dettaglia i diritti di informazione e partecipazione alla contrattazione collettiva integrativa (con le OS firmatarie del CCNL di comparto), di indire assemblee e usare la bacheca elettronica, oltre ai relativi permessi sindacali. A questi si aggiungono il Regolamento RSU del Comune di Milano, che chiarisce i compiti dell’Assemblea, del Comitato di coordinamento e del Portavoce RSU, e la Circolare n. 1/2025 del 16 gennaio dell’ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle PA).

Mi presento

Mi chiamo Alberto Di Monte, per tutti Abo. Sono anzitutto babbo di un bimbetto di un anno, geografo per formazione, ho fatto radio e lavorato nella comunicazione istituzionale nel settore privato prima di approdare in Comune nell’ottobre del 2022. Sono un bibliotecario in servizio alla rionale di Baggio, ho scritto e curato diverse pubblicazioni che in parte trovate anche nel nostro sistema bibliotecario

La mia vita adulta è stata ed è segnata anzitutto dall’attivismo nei movimenti sociali, da iniziative di solidarietà internazionale, e in particolare nella vita sociale dell’Associazione Proletaria Escursionisti.

Qui termina la nota personale, perché il primo obiettivo (e strumento) che ci siamo dat* all’interno dell’area biblioteche è quello di costituire un gruppo di lavoro orizzontale di colleghe e colleghi disponibili ad attivarsi e promuovere iniziativa in maniera corale, a partire da un primo incontro in agenda il prossimo 19 marzo, con appuntamento alle ore 19.30 al Piano Terra di via F. Confalonieri 3. Ci torniamo più avanti con un volantino dedicato da scaricare e stampare.

La lista

Pur non riconoscendomi pienamente nell’offerta di nessuna sigla sindacale oggi attiva nell’ente, ho accolto da indipendente la richiesta della lista collettiva dei sindacati di base Cobas. Una scelta che deriva dal riconoscimento della generosità e della caparbia di persone che conosco da ben prima del mio lavoro in Comune. Un posizionamento necessariamente di minoranza (meglio pochi che buoni!) che si colloca fuori dalle logiche del sindacalismo confederale, che pure vede singole persone serie e preparate all’interno dell’ente. Parlo evidentemente della sola direzione cultura perché da lì muove il mio sguardo.

La lista Slai Cobas raggruppa ADL, SIAL e CUB ed ha presentato lo scorso gennaio un programma minimo in quattro punti in tema di diritti, dignità e salute:

  • Contro ogni forma di privatizzazione dei servizi comunali, che devono restare di proprietà pubblica per essere realmente al servizio di tutti i cittadini e non essere subordinati alla logica del profitto.
  • Contro la continua perdita di valore dei nostri salari.
  • Contro ogni discriminazione di genere.
  • Contro lo stereotipo del lavoratore pubblico assenteista e fannullone.
Multicobas

Programma integrato nei giorni successivi sul sito MultiCobas e reperibile anche sul relativo canale telegram.

Cosa ti proponiamo

Quello che desidero intimamente è un programma sindacale che rivendica le 30 ore lavorative settimanali a parità di retribuzione, lo stralcio degli articoli del Codice di comportamento che negano la libertà d’espressione, la riforma delle RSU stesse (che con referendum digitali tornerebbero ad acquisire un istituto sostanzialmente disapplicato) ma ora è tempo di per preparare il terreno alla semina e non di pensare al raccolto. Non si può che partire dal lavoro: difesa del Salario dall’inflazione, stabilizzazione del precariato, promozione di concorsi interni, stop esternalizzazioni, straordinari retribuiti come tali. C’è poi il tema della sicurezza, non quella che porterà entro fine mandato i vigili a quota 3350 (+30% di presenze sui turni diurni rispetto a 5 anni fa) ma quella che si fa rafforzando i servizi diffusi (biblioteche, servizi sociali, istruzione, anagrafe..) quali presidi territoriali, e che fa “sicurezza sul lavoro”. Non meno importante sotto il profilo ecologico è l’ammodernamento delle sedi e degli uffici pubblici, con l’obiettivo di contenere gli sprechi energetici e di un maggiore comfort per la cittadinanza e per chi lavora. Questi e altri temi sono “riassunti” in un volantone di due pagine che potete scaricare a questo indirizzo.

Biblioteche e bibliotecari/e

Le RSU si configurano come organo di ascolto e informazione, visibilizzazione delle istanze e delle segnalazioni dei lavoratori. Sono un potenziale argine all’arretramento dei diritti sindacali e di iniziativa della comunità dei lavoratori. Oltre l’orizzonte dei piani occupazionali e degli altri temi d’interesse generale, l’area che conosco da vicino è quella delle biblioteche incardinate nella direzione cultura, e in particolare delle rionali. Su questo punto riporto il primo volantino prodotto con colleghe e colleghi della lista Cobas a proposito di risorse documentarie ed economiche adeguate, sedi accoglienti ed ospitali, dotazioni adeguate a una biblioteca nella (e della) comunità.

Cosa ti chiedo

Ho messo questo brano sul mio blog che ogni lunedì dell’anno (non una volta di più, non una di meno) pubblica un breve articolo in tema di libri, editoria, biblioteche, ma anche qualche argomento d’interesse comune.

Se queste parole incontrano il tuo interesse segnala il link dell’articolo a chi lavora al tuo fianco nel Comune di Milano con un messaggio nelle mailing list o nei gruppi whatsapp o alla macchinetta del caffè, un po’ dove ti pare. Per chi usa telegram c’è anche lì un canale dedicato.

Dopodiché, dal 14 al 16 aprile, esprimi la tua preferenza per la lista SLAI Cobas e le due preferenze sui nomi Di Monte e Bettini. Fine.

Cosa accade e quando

Le liste potranno essere presentate fino al 14 marzo. Dal 14 al 16 aprile si voterà e dalla chiusura delle urne alle ore 14 del 17 si terranno gli scrutini. La tornata si considera valida con la partecipazione del 50%+1 degli aventi diritti al voto. I risultati saranno affissi dal 17 al 24 aprile.

In conclusione

Voglio essere più esplicito di quanto l’obiettivo consiglierebbe: non voto alle elezioni politiche né amministrative e non sono qui a dare voce a chi ha una sensibilità ecologica o politica più o meno prossima alla mia. Credo che il tempo di lavoro che con passione e fatica tocca tutte e tutti (alle volte con più passione, spesso con più fatica) possa essere qualificato non dalla bontà di chi sceglie per noi, quanto dall’impegno collettivo a sapere, interpretare, opporre dei NO decisi e, quando possibile, riformulare allo scopo di portare a casa risultati concreti e non vertenze di testimonianza.

Per chi lo vorrà (e per quant* non lavorano nella Comune di Milano!) BibliotecAria torna col consueto format lunedì prossimo,

Alberto “abo” Di Monte

Un commento su “Rinnovo RSU al Comune di Milano: ci sono.”

  1. A caldo, dopo una rapida lettura del tuo articolo sulla tua decisione di presentarti come candidato alle elezioni per la RSU, non posso che rallegrarmene.
    Al momento solo questo: poi si vedrà.

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