Lo scorso 31 dicembre la biblioteca di Potenza Picena ha improvvisamente chiuso i battenti e interrotto l’erogazione dei servizi alla cittadinanza. La sospensione temporanea di ogni attività è stata segnalata il successivo 2 gennaio sulla pagina facebook della biblioteca, con la foto dello scarno cartello pubblicato anche sul sito istituzionale della municipalità.
Si comunica che il servizio di prestito dei libri è momentaneamente sospeso.
Avviso agli utenti, dal sito del Comune
Dal 2 gennaio 2024 i testi da restituire alla Biblioteca Comunale dovranno essere consegnati direttamente presso la sede comunale in Piazza Matteotti (ufficio cultura, referente dr. Domenico Pescetti) nei giorni ed orari sottoindicati:
-dal lunedi al venerdi dalle 9 alle 13 (il martedi e il giovedi anche dalle 15 alle 17).
Per contatti telefonici: 0733 679260.
Domenica 14 gennaio 200 cittadine e cittadini si sono dati appuntamento in un’agorà pubblica nella piazza del paese. Com’è possibile che, a fronte delle promesse di ampliamento degli spazi per studio e lettura, e consapevoli da anni dello stato di cattiva manutenzione dei locali, si sia proceduto a una chiusura in assenza di sedi e servizi sostitutivi? Sono queste le domande che serpeggiano nel corso della manifestazione autoconvocata al Belvedere Donatori di sangue.
Dal Comune rispondono che, non appena la relazione tecnica sarà pronta, giungeranno informazioni relative al futuro dei locali storici, e all’apertura di ulteriori servizi. Ammesso che questa storia finisca meglio di come è cominciata, è curioso che la chiusura, pur temporanea, di un servizio strategico sia associata (con un’ardita sineddoche istituzionale!) ad una sospensione del “prestito libri”. Come a dire suvvia, si tratta solo di una sospensione temporanea dei prestiti, lasciate tempestivamente i libri in ufficio e attendete istruzioni.
Non si tratta d’altronde di un caso isolato. Basti pensare al presidio permanente promosso dell’Associazione Amici della biblioteca a difesa della biblioteca T. Stigliani di Matera, o alle polemiche seguite all’ammodernamento dell’impianto antincendio del polo biblio-museale di Foggia, in ristrutturazione dallo scorso 7 agosto e apparentemente lontano dalla riapertura al pubblico.