La biblioteca nazionale scozzese https://www.nls.uk/, in gaelico Leabharlann Nàiseanta na h-Alba, nasce un secolo fa in George IV Bridge, Edimburgo. Accogliendo tra le sue mura anche il deposito legale nazionale (con un posseduto di oltre 7 milioni di volumi, per oltre 14 milioni di risorse documentarie) si è nel tempo estesa ad altri edifici posti al di fuori del centro storico medievale, in particolare in Causewayside. Per comprendere la storia di oggi è nuovamente al suo primo indirizzo che dobbiamo tornare.
George IV Bridge è una via sopraelevata con orientamento nord/sud di qualche centinaio di metri di lunghezza, che collega la Royal mile (la traversa nord della città vecchia) in direzione del Museo nazionale e dell’Università di Edinburgo. Fu realizzata a cavallo tra gli anni ’20 e gli anni ’30 del Novecento al di sopra della pedonale Libberton’s Wynd, dove aveva sede la popolare taverna di John Dowie e dove William Burke, uno dei due assassini di West Port, fu giustiziato a fine gennaio 1829.
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La costruzione della biblioteca, che non effettua servizio di prestito ed è apprezzata dai ricercatori per le sue collezioni di mappe e manoscritti, avviene a trent’anni di distanza dalla prospiciente biblioteca centrale della città, fondata (prima in tutta Edimburgo, il cui sistema bibliotecario pubblico sfiora oggi la trentina di sedi) dall’arcinoto, perlomeno in ambito bibliotecario Andrew Carnegie, sempre lui. Costituita nel 1925 con la legge omonima e la collazione della biblioteca degli avvocati e del deposito legale, il suo edificio principale è stato realizzato sopra il ponte dedicato al First Gentleman (il cui regno chiude l’età georgiana e apre la pax britannica) tra la fine degli anni ’30 e la metà degli anni ’50 del secolo scorso.
Con un salto avanti nel tempo approdiamo al 1990. Durante alcuni lavori di ammodernamento, una botola sul retro di un’armadiatura conduce a un percorso rimasto illeso nella demolizione di quella Libberton’s Wynd scomparsa per far posto al ponte. Scorci di vicolo, antiche ringhiere, e frammenti di oggetti sono interrotti da muri più recenti e dalle arcate del ponte sovrastante. Dopo 34 anni la BBC dedica un servizio alla scoperta, restituendo ancora una volta l’aneddoto alle cronache, e la strada al vociare che doveva esserle naturale.
In copertina un ritaglio dell’opera L’inverno in figura di vecchio che soffia in un tizzone, di Adeodato Malatesta, conservato presso le Gallerie Estensi e disponibile con licenza d’uso non commerciale.