Lo scorso 30 ottobre è cominciato il processo al film satirico COLPO DI GRAZIA. La città di Teodolinda ha le ore contate.
In vista della possibile sentenza di primo grado, a calendario per il prossimo 27 febbraio, proviamo a riepilogare cosa sia successo nella placida cittadella di Monza, a quattro anni dai fatti contestati.
All’inizio del 2021 la diffusione di questo film a episodi su youtube, firmato dalla misteriosa regista svedese Skyler Grey destò curiosità e dibattito nel capoluogo brianzolo, storicamente povero di esperienze di sperimentazione artistica.
Gli ingredienti per creare interesse intorno al progetto c’erano tutti: una trama noir, una locandina accattivante, la scelta dichiarata di coinvolgere nella fiction personaggi politici locali, la volontà di trattare il tema della speculazione edilizia come sfondo alla vicenda.
Con l’uscita del primo episodio il progetto svela la propria matrice, in cui una messa in scena teatrale e inverosimile accompagna lo spettatore in una storia di intrighi e potere dichiaratamente fittizia e grottesca. Il pubblico sorride, la stampa locale segue con interesse, rilevando i caratteri goliardici del progetto, le stanze del potere, come purtroppo spesso accade in questo Paese, sollecitano l’Autorità Giudiziaria, con 5 querele a carico di ignoti, nella paradossale convinzione di essere diffamati da un’opera creativa di finzione.
170kperunfilm è il nome di una campagna di sensibilizzazione pubblicata in ottobre sul web, tiktok e instagram, all’approssimarsi della prima udienza ai danni dei due gestori del sito web che ospita(va) la promozione del progetto creativo. Nelle settimane successive all’uscita del primo episodio prima il sito del progetto e quindi il canale youtube sono stati oscurati e vi sono stati due sequestri di hard-disk, computer e smartphone di persone considerate a vario titolo coinvolte nel progetto. Passano tre anni e la scorsa primavera il processo arriva ai blocchi di partenza, nonostante la maggior parte dei querelanti abbia ritirato la denuncia.

L’ex sindaco di Monza Dario Allevi (in quota FDI) e l’ex assessore alla sicurezza Federico Arena (in quota Lega) hanno formulato una richiesta di risarcimento di ben 170.000 euro, che unitamente a quanto avvenuto a partire dal gennaio 2001, rischia di produrre un’inquietante ipoteca sulla libertà di espressione e satira, tanto in termini di esplicita censura, quanto di monito a future iniziative di satira politica.
Al 2015 Freedom House ha classificato la stampa italiana come Partly Free (“parzialmente libera”),[1] mentre nel rapporto dello stesso anno Reporter senza frontiere pone l’Italia al 73º posto per la libertà di stampa
Wikipedia
In occasione dell’udienza dello scorso 30 ottobre, in cui la parte lesa ha ribadito le proprie ragioni e i tecnici imputati hanno rilasciato una dichiarazione spontanea ribadendo la legittimità dell’opera di finzione, la piazza monzese ha visto una conferenza stampa di presentazione della campagna e un contributo audio della regista Skyler Grey.
La fantasmatica regista del film non poteva certo prevedere di trovare il proprio posto nel lungo elenco dei tentativi di censura cinematografica che in questo Paese hanno minato la distribuzione delle opere di Hitchcock, Chaplin, Visconti, Monicelli, Petri, Pasolini, Ciprì e Maresco (per venire agli anni più recenti) e che il più delle volte si sono rivelati dei goffi tentativi di rallentare l’uscita delle pellicole per vederle poi riaffiorare per culto, valore e pura curiosità negli anni a venire.

Una manciata di giorni prima della sentenza, sciopero dei magistrati permettendo, domenica 23 febbraio si terrà un pomeriggio di aggiornamenti sul processo (ore 16) con proiezioni di spezzoni del film (ore 18) e a seguire aperitivo con djset a sostegno della campagna. Appuntamento a Piano Terra, via F. Confalonieri 3, Milano.