Le biblioteche di Milano danno i numeri

Il ruolo del Sistema bibliotecario è un addendum al report I consumi culturali nella città di Milano (quinta edizione, relativo all’annualità 2024), recentemente presentato in città da Osservatorio AIE e di cui ho scritto qualche settimana fa qui su BibliotecAria.

Nella città in cui viene acquistato un libro ogni dieci comprato nell’intero Paese, i prestiti del SBM crescono del 7%, per un volume complessivo di quasi un milione: per la precisione 981.347. La mappa affiancata dai dati relativi alla singola biblioteca evidenzia la classifica dei prestiti e, come una mappa di calore alla rovescia, segnala anche anche i territori meno coperti dal Sistema, tra cui barona, Rovereto, Inganni e Ortles.

Anche la platea dell’utenza è in crescita del 4% (89.800) con una lievissima flessione tra gli adulti (-300) mentre prosegue l’impennata di bambin* e ragazz*. Le persone adulte assorbono il 58% dei prestiti, pone alcune domande il fatto che le/gli over 85 prendano in prestito ben più delle/degli adolescenti. Oltre un quarto dei prestiti è effettuato da persone con più di 65 anni, ma il report sottolinea che le statistiche sono compromesse dall’utilizzo della tessera di genitori e nonn* per i prestiti di figli* e nipoti. In vero per sopperire parzialmente a questo bias sarebbe stata interessante qualche inferenza per classi di età dei volumi prestati.

L’utilizzo del servizio è pressoché costante durante l’anno, con flessioni specialmente in agosto e in dicembre, e picchi in marzo ed ottobre in corrispondenza dell’avvio dei semestri accademici.

Saggi e manuali cubano il 58,5% dei prestiti, la narrativa (e tutti i suoi generi) il 32%. Curiosamente audiolibri e video non sono inclusi in quaesta statistica. Quando più avanti si asserisce che la narrativa in biblioteca sopravanza di venti punti le vendite, il dato pare a un primo sguardo in piena contraddizione con “non fiction, saggi e manuali cubano il 58,5% prestiti” ma attenzione, qui si parla dei singoli titoli più prestati e non di volumi di prestito.

La vituperata musica registrata fa ancora oggi più prestiti di sf, horror, fantasy, teatro, poesia e sezioni locali. La media di prestiti per singolo utente sfiora quota 13: il 40% delle/degli utenti fa da 1 a 3 prestiti per un totale di prestiti basso, così anche gli utenti fino agli 11 prestiti cadauno. Gli utenti che fanno da 12 a 24 prendono il 19,7% della torta e quelli sopra quota 25 prestiti fanno il 59,4% dei prestiti.

Il prestito digitale su piattaforma Mlol non recupera i livelli al 2022 ma risale sul 2023, crescono gli utenti unici ma cala sensibilmente il numero di titoli prestati. I download di ebook crescono (sempre senza tornare ai numeri del 2022) con quota 52.200. Cala ancora il numero di audiolibri digitali prestati (da 314k a 250k a 202k) con una flessione di consultazioni, utenti unici e titoli prestati.

Non mi soffermo sul raffronto tra dati di vendita e dati di prestito, perché qualunque riflessione è minata da tempi e dinamiche di funzionamento differenti dei due “sistemi”. Giusto a titolo d’esempio se dei cinque titoli più venduti due sono stati pubblicati nell’autunno 2024 è fisiologico che siano entrati in biblioteca verso fine anno, forse, e che contribuiscano alla “coda lunga” di lettura. La cosa più curiosa è questa slide che riporto qui in calce perché non sono stato in grado di leggerla.


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