La biblioteca di Luserna

L’ottocentesco palazzo civico di Luserna San Giovanni, in Val Pellice, si affaccia sulla piazza del mercato ed è reso riconoscibile dall’alternarsi di elementi gialli e rossi, archi, balconcini e terrazzamenti. Come sovente accade il suo lato posteriore è decisamente più sobrio: intonaco semplice ai piani superiori, ampio porticato al di sotto.
Da luglio 2022 “dentro” questi portici, trasformati e allestiti, ha trovato sede la nuova biblioteca comunale, che già durante la fase pandemica si era distinta per l’intuizione di portare la biblioteca “fuori di sé”, contaminando lo spazio pubblico con iniziative rivolte specialmente ai più piccoli. L’indirizzo, dopo la chiusura della precedente sede di via Roma, è via Ex deportati e internati, al civico 22. Il progetto Biblio Agorà include anche una sala conferenze e il Teatro Santa Croce.

La Biblioteca è gestita dal Servizio Giovani e Territorio della Diaconia Valdese insieme al Consorzio Idea Agenzia per il Lavoro, i quali rispettivamente si occupano delle attività educative e formative, mentre Katia Malan tiene le redini del Teatro Santa Croce.
La Biblioteca presenta grandi spazi suddivisi in aree distinte: una zona dedicata alla consultazione libri e giornali, la zona prestito, dove potete trovare maggiori suggerimenti per la ricerca dei vostri libri, un’ampia area bambini e uno spazio dedicato allo studio e coworking con a disposizione postazioni fisse e la possibilità di usufruire del Wi-Fi.

Dal sito della BLSG biblioagoraluserna.it

Nonostante l’esposizione a nord, le ampie vetrate che chiudono i portici rendono la sala lettura moderna e piuttosto luminosa. Al netto degli scaffali che sono piuttosto classici, e dei grandi tavoli in legno chiaro, gli arredi si distinguono anzitutto per le bellissime credenze lignee poste ai due lati della sala principale. Nei giorni di mercato il palazzo è letteralmente circondato dal doppio affaccio dei banchi e dal via vai di persone che solo i pesanti vetri della biblioteca sanno rendere silente. Ci presentiamo al suo uscio dopo aver visitato il bel Museo valdese di Torre, dove per qualche ora ho vagheggiato di chiamare nostro figlio Gianavello. Sulla sinistra abbiamo la zona per i più piccoli e sulla destra, illuminati dai portici, grandi tavoli per lo studio e la lettura silenziosa. Dietro questa prima linea di servizi si profila da una parte il banco dei prestiti e dall’altra le alte scaffalature delle collezioni, tra cui spicca quella di storia e cultura locale. Mi piacerebbe scambiare due parole con la bibliotecaria e non è il momento giusto, così torno a piedi da San Giovanni il giorno successivo, senza però consultare prima gli orari di apertura…

La Val Pellice, con appendici nelle limitrofe Val Chisone e Val Germanasca, è l’epicentro del movimento confessionale valdese, che qualche settimana fa ha celebrato gli 850 anni dalla sua nascita (Valdo di Lione, 1174) e il riconoscimento dei diritti civili e politici (Lettere patenti, 1848) nelle valli in cui trovò accoglienza e ospitalità all’indomani della scomunica. La storia culturale del valdismo innerva com’è ovvio le collezioni della biblioteca, così come del Museo che si affaccia nella monumentale via Beckwith di Torre Pellice. Alle biblioteche valdesi in Italia anche la rivista AIB studi ha dedicato un interessante approfondimento nel 2017, oggi reperibile anche online.