Sono passati la bellezza di 17 anni dalle ultime mobilitazioni di questa portata in casa Feltrinelli e, all’epoca, Ricordi. Se lo sciopero del commercio del dicembre 2023 aveva infatti sbloccato la trattativa per il rinnovo del contratto scaduto da diverso tempo (e finalmente rinnovato la primavera successiva) gli ultimi sei mesi hanno visto avanzare e andare poi in stallo la firma del nuovo CIA – Contratto Integrativo Aziendale.
Oggi, lunedì 17 marzo, libraie e librai della catena incrociano le braccia in tutto il Paese e a Milano si danno appuntamento alle ore 10 in via Pasubio 5, alle porte della Fondazione.

Il 29 novembre lo striscione Lavoratrici e lavoratori Feltrinelli e IBS si è fatto notare in occasione della piazza milanese dello sciopero generale, due settimane più tardi (il 13 dicembre) i sindacati confederali hanno proclamato lo stato di agitazione per 1200 persone.
Dopo anni di sacrifici, le condizioni di miglior favore previste dal Contratto Integrativo devono essere finalmente applicate a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori di Feltrinelli e Finlibri. La mancanza di disponibilità da parte dell’azienda su un tema così importante è inaccettabile
MilanoinMovimento
Libraie e librai in lotta lamentano la persistenza del salario d’ingresso (mancate maggiorazioni domenicali a fronte di ulteriori richieste di disponibilità festive, e ticket per i neo-assunti) e l’assenza di garanzie circa la revisione dei parametri per accedere ai premi di risultato e lo stesso aumento dei ticket a 7,5 euro. Queste chiusure arrivano in un periodo che, controintuitivamente, non è di contrazione ma di rilancio del gruppo (che oltre alla catena ha la sua casa editrice, fondazione, store online..) che sta procedendo a nuove assunzioni dopo un’altalena decennale di ammortizzatori sociali (cassa integrazione, contratti di solidarietà e di espansione) da cui pare essere riemersa pur perdendo tante e tanti giovani che hanno rivolto altrove le proprie aspirazioni a un futuro lavorativo degno.

Lo scorso lunedì 3 marzo è stato convocato uno sciopero di 8 ore per la giornata di oggi (lunedì 17) narrata con chiarezza ai microfoni di Radio Onda d’Urto per rispondere all’inadeguatezza della scansione temporale prevista per l’adeguamento di 1,5 euro del buono pasto giornaliero e agli altri temi posti dagli addetti ai punti vendita. A fronte della rottura del tavolo di confronto da parte dell’azienda la campagna giunge a un momento di verifica e forte pubblicizzazione della vertenza nei giorni in cui la Fondazione lancia La stagione delle scelte, aprendo la sua stagione 2025 con le parole
Possiamo rifugiarci nel silenzio oppure possiamo scegliere di parlare. Possiamo starcene in disparte, convinti di non contare mentre le superpotenze del mondo tornano a scontrarsi, oppure possiamo “metterci la faccia”, unendo le inquietudini private per trasformarle in energia collettiva.
Fondazione Feltrinelli
Non si tratta evidentemente di un caso isolato, di recente Eurostat ha pubblicato una classifica del reddito nei paesi europei dall’esito impietoso: anche nel 2023 l’Italia si posiziona nella parte bassa della classifica , col 15% in meno della media UE al netto del costo della vita. Anche per questo, e proprio a partire dal successo di una battaglia interna a un colosso potenzialmente ricettivo come Feltrinelli, è rilevante supportare le aspirazioni di chi si espone in prima persona per i diritti di ciascun*.